Il volume che prosegue idealmente l’opera di Valentino Volta, presente anche in questo testo con un saggio, racconta le vicende del paese della Bassa bresciana concentrandosi in particolar modo su persone ed avvenimenti tra Otto e Novecento. Al testo hanno dato un proprio qualificato contributo anche Giuseppe Fusari, sull’arte, Alberto Clamer, sulla topografia, e Laura Verzeletti, fornendo un inedito carteggio di Paolo Guerrini.
Borgo eminentemente agricolo proprio in questi due secoli ha combattuto la sua battaglia per arrivare a migliori condizioni di vita della sua popolazione, in massima parte impiegata, ai tempi, nel lavoro dei campi. Si sono così ripercorse le vicende relative alla pellagra e alle bonifiche, non senza dimenticare i primi tentativi di industrializzazione del paese, legati ad industrie alimentari e, poi, di giocattoli. Nel corso dell’analisi storica, si è inserita la vicenda di Pavone del Mella nella cornice di eventi come la Seconda guerra di Indipendenza, che vide il passaggio in paese, data la presenza del ponte sul Mella, delle truppe prima austriache e quindi francesi e piemontesi. In questa occasione passò qui la convalescenza il tenente Rey che si sarebbe sposato con una ragazza di Pavone e sarebbe diventato uno dei massimi generali a Roma del nuovo stato italiano. Una delle maggiori personalità tra fine Otto ed inizio Novecento è poi Hermann Von Schullern, docente universitario e persona di primo piano della società austriaca. Avendo la madre di Pavone, tornò spesso, fino alla Prima guerra mondiale, nella sua villa in paese, ora sede delle scuole elementari, ricevendo personalità della cultura, come lo storico Paolo Guerrini, e della società bresciana dell’epoca.