Il saggio, all’interno del volume curato da Gabriele Archetti ed Angelo Valsecchi, va ad indagare il periodo compreso tra Otto e Novecento del paese franciacortino rinomato per la produzione vitivinicola. Il capitolo è organizzato nella consueta maniera discorsiva ma scientifica, oltre che con un collaudato schema che risulta estremamente utile al fine dell’organizzazione del materiale. Viene messa in luce la nascita della moderna produzione vitivinicola, grazie a figure come quelle del celebre cavalier Luigi Rossetti, ideatore di una delle prima cantine veramente moderne della zona. Sono state ricostruite le vicende risorgimentali, con figure di rilievo come quelle di Giuseppe Barboglio, che risiedeva tra Monticelli e la vicina Camignore. Barboglio fu uno dei Mille di Garibaldi, nipote del patriota Gabriele Rosa, intimo di Giuseppe Mazzini e personaggio assolutamente romantico nel senso letterale del termine. L’analisi degli eventi del paese si intreccia a vicende nazionali come la Prima guerra mondiale, durante la quale Monticelli fu retrovia del fronte sull’Adamello. In anni più moderni viene delineato lo sviluppo artigianale del paese unitamente alla nascita di premi letterari ed artistici che, come il Monticelli ed il Gandovere, hanno segnato la storia della cultura bresciana.